I viaggi di Paolo fino a Nessun Posto Rimasto

Se c’è mai stato qualcuno che ha davvero compreso la missione di Dio, chi Dio intendesse raggiungere, e la ragione per cui era al mondo, quel qualcuno è l’Apostolo Paolo. Paolo fu senza dubbio uno dei migliori, se non il migliore, fondatore di chiese mai vissuto, senza menzionare che abbia scritto la maggior parte del Nuovo Testamento attraverso le lettere alle chiese che aveva fondato.

In questa lezione ci muoveremo velocemente attraverso il libro degli Atti, cominciando da Atti 2, andando veloci fino a Atti capitoli 7,8, e 11, per arrivare a guardare ad Atti 13-20 come parte principale del video.

Cominciamo a guardare il video, poi avremo delle domande su cui discutere successivamente.

Domanda: Non siamo ovviamente tutti chiamati ad essere l’Apostolo Paolo, quindi come applichiamo ciò che abbiamo imparato dal suo modo di fare discepoli e dal suo lavoro di fondatore di chiese?

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Anche se non viaggiamo da un posto all’altro, comunque Gesù ci chiama a condividere la nostra testimonianza e a fare discepoli che fanno altri discepoli proprio come fece Paolo. Siamo chiamati a fare questo dovunque ci troviamo, sia che ci spostiamo da un posto all’altro o che viviamo e rimaniamo nello stesso posto. Ovunque ci troviamo possiamo comunque fare discepoli all’interno di ogni popolazione!

Domanda: Quale processo ha usato Paolo nel fare discepoli e nel fondare nuove chiese?

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Di solito Paolo usava un processo di quattro fasi per fondare chiese che include:

  1. Entrare in una nuova città.
  2. Condividere il Vangelo.
  3. Fare discepoli che seguissero Gesù condividendo poi questo con altri.
  4. Riunire insieme i nuovi discepoli e stabilire la nuova chiesa.

In aggiunta, cominciando dal suo secondo viaggio, vediamo che Paolo suscita anche dei leader che potessero andare a fare lo stesso lavoro che faceva lui.

Domanda: Quale fu la parte probabilmente più produttiva del lavoro ministeriale di Paolo? Qual era la differenza tra questo tipo di lavoro e quello svolto in precedenza?

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Durante il suo terzo viaggio missionario, mentre è a Efeso, Paolo insegna ai suoi discepoli per due anni nella scuola di Tiranno. in Atti 19, troviamo scritto che il risultato di questo è:….tutti i Giudei e i Greci che vivevano nella provincia dell’Asia udirono la Parola del Signore.

Così tutti coloro che abitavano nell’Asia, Giudei e Greci, udirono la Parola del Signore.

Atti 19:10

Inoltre vediamo che, almeno nove chiese sono fondate nella provincia dell’Asia come risultato di tale lavoro.

Però non abbiamo mai visto Paolo viaggiare attraverso la provincia dell’Asia. Quello che possiamo osservare è che lui insegna ad altri a fare quello che faceva. Quindi la differenza maggiore che vediamo in questa parte del ministero di Paolo è che lui ora addestra, equipaggia, e manda i discepoli a fare ciò che lui ha fatto inizialmente. Questo diventa quello che a nostro parere è la parte più fruttuosa del ministero di Paolo e ci insegna una lezione molto importante circa il lavoro che anche noi dobbiamo fare mentre lavoriamo con altri discepoli, e cioè fare discepoli noi stessi, ma anche insegnare ad altri come fare discepoli!

Domanda: Cosa ci insegna l’affermazione finale che Paolo rivolge ai Romani circa il suo ministero, riguardo al modo in cui Dio vuole che noi possiamo essere partecipi del Suo piano?

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In Romani 15, Paolo dice questo:

Non oserei infatti parlare di cose che Cristo non avesse operato per mio mezzo allo scopo di condurre i pagani all’ubbidienza, con parole e opere, con la potenza di segni e di prodigi, con la potenza dello Spirito Santo. Così da Gerusalemme e dintorni fino all’Illiria ho predicato dappertutto il vangelo di Cristo, avendo l’ambizione di predicare il vangelo là dove non era ancora stato portato il nome di Cristo, per non costruire sul fondamento altrui, ma com’è scritto: 

“Coloro ai quali nulla era stato annunziato di lui, lo vedranno; e coloro che non ne avevano udito parlare, comprenderanno”. 

Per questa ragione appunto sono stato tante volte impedito di venire da voi; ma ora, non avendo più campo d’azione in queste regioni, e avendo già da molti anni un gran desiderio di venire da voi, quando andrò in Spagna, spero, passando, di vedervi e di essere aiutato da voi a raggiungere quella regione, dopo aver goduto almeno un po’ della vostra compagnia.

Romani 15:18-24

Paolo sta dicendo che non gli rimangono più posti dove lavorare. Ha viaggiato lungo la Turchia dei nostri giorni, la Grecia e l’Europa Orientale, predicando il Vangelo, facendo discepoli, e lasciandosi alle spalle chiese che avrebbero continuato il suo lavoro dopo che lui fosse andato via. 

Il lavoro di Paolo si allinea al piano di Dio in quanto sin dalle origini l’intenzione di Dio era di diffondere la Sua immagine su tutta la faccia della terra, e poi Gesù ha comandato ai Suoi discepoli di fare altri discepoli Suoi in tutti i luoghi dove sarebbero andati. Il messaggio di salvezza in Gesù Cristo è per tutti e Paolo ha lavorato perché tutti lo ascoltassero e lo comprendessero, fino a che non rimanesse più posto per lui dove lavorare. Questo è ciò che chiamiamo visione del Nessun Posto Rimasto.