È una dichiarazione piuttosto forte affermare che consideri spazzatura tutte le cose che hai fatto in passato. Tutte le tue conquiste. Tutto ciò che anche gli altri direbbero di te per descrivere ciò che hai realizzato in questo mondo. Eppure, questa è la prospettiva attraverso cui Paolo vede la sua vita, almeno in confronto al valore e al significato di conoscere Gesù.
Paolo sta facendo un confronto. Sta mettendo a paragone il valore delle cose che ha compiuto – quelle con cui normalmente le persone si valutano a vicenda – con il valore di conoscere Cristo. E quando guarda l’una in confronto all’altra – la sua eredità, la sua posizione religiosa, le sue qualità personali e la sua giustizia propria – tutto questo, rispetto a conoscere Cristo, gli appare come nient’altro che spazzatura.
Sono proprio queste le cose con cui, in genere, valutiamo le persone. Se intendi assumere qualcuno, una delle prime cose che guardi è il suo curriculum. Cosa ha fatto questa persona? Qual è la sua istruzione? Qual è la sua esperienza?
E l’istruzione, l’esperienza e la pratica di Paolo, da una prospettiva ebraica, sono impeccabili.
Questo, all’interno della sua società, avrebbe dovuto innalzarlo. Avrebbe dovuto portargli una promozione. Se Dio pensasse come pensano gli esseri umani, questo avrebbe dovuto permettere a Paolo di entrare immediatamente in una relazione buona e giusta con Dio.
Ma Dio non pensa in questo modo. Non è particolarmente interessato ai nostri trofei né ai nostri riconoscimenti. C’è un solo modo in cui possiamo conoscere Dio, ed è attraverso Gesù Cristo. E proprio per questo, poiché possiamo conoscere Dio tramite Cristo, Paolo pone questa relazione al di sopra di ogni altra cosa.
Paolo capisce che tutto ciò che aveva fatto in precedenza per ottenere successi, per impressionare gli altri e altro ancora, non era altro che spazzatura. C’è una sola cosa, e una sola cosa soltanto, che gli interessa: conoscere Cristo.
Ma ciò che per me era un guadagno, l’ho considerato come un danno, a causa di Cristo. Anzi, a dire il vero, ritengo che ogni cosa sia un danno di fronte all’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho rinunciato a tutto; io considero queste cose come tanta spazzatura al fine di guadagnare Cristo e di essere trovato in lui non con una giustizia mia, derivante dalla legge, ma con quella che si ha mediante la fede in Cristo: la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede.
Filippesi 3:7-9
Paolo vede il mondo attraverso questa lente: Come posso conoscere Cristo? Come posso conoscerlo ancora di più? Come possono gli altri conoscere Cristo e conoscerlo meglio? Questa è l’unica cosa che per lui conta davvero, e tutto il resto è spazzatura.
E io? E ciascuno di noi? Vedo il mondo attraverso quella stessa lente? Attribuisco il massimo valore al conoscere Cristo, al seguirlo, al glorificarlo? Questo è certamente il mio desiderio, anche se sento di avere ancora molta strada da fare. La mia preghiera è che io possa vivere per Cristo, comprendere il valore di conoscerlo, e vivere per lui, ora e per l’eternità.