Gesù viaggiava per tutti i villaggi e le città della zona in cui svolgeva il suo ministero. Anche se a volte i suoi discepoli volevano che rimanesse per stabilire la loro opera in un’area particolare, o anche se la gente gli chiedeva di restare molto più a lungo, Gesù proseguiva, coprendo con il suo messaggio un’intera regione: il regno di Dio si è avvicinato.
Quasi per riuscire a coprire più territorio più rapidamente, Gesù inviò anche i suoi discepoli. Egli sarebbe poi passato in quelle stesse zone dove aveva mandato i discepoli, ma li inviava in anticipo rispetto al suo arrivo.
Mentre li inviava, però, cominciò con questo comando:
Allora disse ai suoi discepoli: «La mèsse è grande, ma pochi sono gli operai. Pregate dunque il Signore della mèsse che mandi degli operai nella sua mèsse».
Matteo 9:37
Gesù comanda ai suoi discepoli di pregare e chiedere a Dio di mandare operai nella sua messe. In un certo senso, i discepoli stessi sono la risposta a questa preghiera; ma in un altro senso, la loro prima istruzione, nel momento in cui Gesù li invia, è proprio quella di pregare per degli operai.
Ma in quel tempo, loro stessi erano gli unici operai! Su tutta la terra, erano i soli a portare il messaggio del regno di Dio che avevano ascoltato da Gesù e che ora erano chiamati ad annunciare. Per chi altri potevano pregare, chiedendo a Dio di mandare degli operai?
Non c’erano pastori.
Non c’erano missionari.
Allora chi sarebbero stati? L’unica risposta possibile che mi viene in mente è che questi operai sarebbero venuti direttamente dalla messe. Sarà il campo stesso della raccolta a fornire gli operai che saranno inviati a compiere il lavoro che c’è da fare.
Ma, praticamente parlando, cosa significa questo? Significa che quando Gesù mandò i suoi discepoli ad annunciare il regno di Dio, non cercavano soltanto credenti nel messaggio, ma anche operai per il regno.
Abbiamo oggi una messe meno abbondante di allora? Ci sono miliardi e miliardi di persone sulla terra che devono ancora ascoltare il messaggio della redenzione di Dio in Cristo, e l’unico modo perché ciò accada è pregare che Dio mandi operai nella sua messe.
Fra quei miliardi di persone, ci sono molte lingue che la maggior parte di noi non parlerà mai. Ci sono differenze culturali che possono ostacolare l’avanzare del Vangelo. Ci sono tendenze naturali dell’uomo che continueranno a creare tribù e divisioni tra “noi” e “loro”.
Anche noi dobbiamo pregare il Signore della messe, affinché mandi operai nella sua messe. Quegli operai possono e devono venire da ogni luogo, ma considerata l’immensità della messe in certe parti del mondo, preghiamo che il Signore mandi operai proprio lì, dove il nome di Cristo non è conosciuto e dove il regno di Dio non è stato ancora proclamato. E preghiamo che quegli operai abbiano l’aspetto, la lingua e la comprensione delle culture di quei popoli, proprio là dove oggi i campi della messe sono più vasti nel mondo.