Nel caso ci fosse stato qualche dubbio sul livello al quale Gesù voleva che i suoi discepoli lo valutassero, che vivessero per lui, Gesù lo rese completamente chiaro. Nello stesso dialogo, Pietro aveva dapprima chiamato Gesù il Messia e il Figlio di Dio. Poi, subito dopo, lo rimproverò per aver detto che sarebbe stato ucciso.

Ma Gesù spiegò sia a Pietro che a tutti i discepoli che perdere la propria vita faceva parte della descrizione del compito di essere suoi discepoli:

Se uno vuol venire dietro a me, rinunci a se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vorrà salvare la sua vita, la perderà; ma chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà. Che gioverà a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l’anima sua?

Matteo 16:24-26

Gesù stesso stava andando verso la croce. Sapeva che il suo tempo stava arrivando e aveva spiegato questa realtà ai suoi discepoli. Eppure, quando Pietro cercò di impedirgli di dirlo e di suggerire una cosa del genere a lui e agli altri discepoli, Gesù lo chiamò Satana! Gesù era completamente serio e spiegò ai suoi discepoli che la notizia era ancora peggiore di quanto avessero inizialmente pensato: anche loro avrebbero dovuto fare come lui stava per fare. Non sarebbe stato solo lui ad andare alla croce. Ci sarebbero andati anche loro.

Ora, ci sono diversi modi in cui questo avviene. Ci sono diversi modi in cui i discepoli, e persino noi, dobbiamo prendere la nostra croce. Non è semplicemente una metafora. Sì, per i discepoli era una realtà fisica. Molti di loro, infatti, sarebbero stati crocifissi sulla croce, proprio come Gesù. Ma non era solo a questo che Gesù si riferiva. Parlava anche delle decisioni della nostra vita. Parlava di come viviamo e, soprattutto, per chi viviamo. Stiamo vivendo per Gesù? O stiamo vivendo per noi stessi? Vivo per compiacerlo? O vivo per compiacere me stesso? Quale delle due cose?

Gesù chiama ciascuno di noi a deporre i propri desideri, la propria volontà, e invece a morire a noi stessi. Quando prendiamo la nostra croce, seguiamo il nostro Re. Seguiamo colui che amiamo, colui che ci ha creati, affinché possiamo vivere per lui. Facciamo ciò che gli piace, ciò che lo glorifica. Scegliamo quelle cose nella vita che lo glorificano di più. Non semplicemente ciò che voglio io, ma ciò che desidera lui.

Gesù dice che se faremo questo, se lo metteremo al primo posto, troveremo veramente la nostra vita. Avremo la vita piena e abbondante che egli ha promesso a ciascuno di noi. Avremo tutto ciò che vuole darci, e sarà molto più di quanto avremmo mai potuto immaginare.

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