Quando Salomone salì al potere come re d’Israele, una delle principali cose per cui è ricordato è il fatto di aver chiesto a Dio la saggezza. Dio, infatti, lo elogiò per non aver chiesto ricchezze o una lunga vita, ma piuttosto discernimento su come essere un buon re, su come governare bene il suo popolo.
Ma prima ancora di chiedere la saggezza, potremmo chiederci: da dove ha preso Salomone la saggezza per chiedere la saggezza? Qual è stata la motivazione principale che lo ha spinto a chiedere questo, invece che ricchezze? O fama o potere?
La motivazione principale di Salomone, la ragione per cui chiese saggezza, fu il suo senso di umiltà nel momento in cui salì sul trono d’Israele. L’umiltà di Salomone, nel riconoscere di non sapere come governare bene il suo popolo, lo spinse a chiedere la saggezza. Chiese a Dio saggezza e discernimento perché voleva svolgere bene il compito per il quale era stato chiamato.
Ora, o SIGNORE, mio Dio, tu hai fatto regnare me, tuo servo, al posto di Davide mio padre, e io sono giovane e non so come comportarmi. Io, tuo servo, sono in mezzo al popolo che tu hai scelto, popolo numeroso, che non può essere contato né calcolato tanto è grande.
1 Re 3:7-8
Prendere buone decisioni comincia con un atteggiamento di umiltà. Comincia con il riconoscere sinceramente che non sappiamo tutto. Comincia con la comprensione che, anche se possediamo una certa conoscenza, potremmo non avere l’esperienza necessaria per sapere quali siano i passi giusti da compiere. Potremmo non avere la comprensione per sapere quale sia la direzione giusta da seguire.
E dobbiamo, ovviamente, considerare quanto questo sia diverso dal modo in cui il mondo normalmente guida. Quante volte noi, pur sapendo poco, cerchiamo di far credere agli altri di sapere esattamente cosa fare? Sentiamo dentro di noi che non sappiamo nulla, ma davanti agli altri cerchiamo di fare buona impressione e di far credere loro che sappiamo quello che stiamo facendo.
Credo che questo sia al centro del motivo per cui Gesù venne predicando che dobbiamo ravvederci e credere. Il ravvedimento inizia con un cuore umile. Inizia con una comprensione profonda del fatto che abbiamo sbagliato e che non sappiamo quali passi compiere per andare avanti. Il ravvedimento abbandona l’orgoglio e pone invece la nostra dipendenza su Dio.
Questo è ciò che stava facendo Salomone. Non si stava necessariamente ravvedendo, ma stava pienamente riconoscendo il suo bisogno di Dio. Riconosceva che gli era stata affidata una responsabilità che non sapeva come adempiere. Aveva bisogno della saggezza e della guida di Dio. E questo è ciò di cui anche noi abbiamo bisogno. Abbiamo bisogno della saggezza di Dio. Abbiamo bisogno della sua guida, abbandonando il nostro orgoglio e riconoscendo che tutto ciò che abbiamo e tutto ciò di cui abbiamo bisogno viene da lui.