Pietro e Giovanni continuavano a mettersi nei guai. Erano già stati portati davanti al sommo sacerdote e ad alcuni degli altri capi e accusati dai sadducei di predicare la risurrezione. Ora, erano stati trascinati davanti al Sinedrio, l’intero consiglio della leadership ebraica, per ricevere il loro giudizio e la loro punizione per aver continuato a predicare e insegnare nel nome di Gesù.
Alla fine, Gamaliele convinse i leader del Sinedrio a lasciarli andare, dicendo che se ciò che stavano facendo veniva da Dio, nemmeno loro, come capi d’Israele, avrebbero potuto fermarli. E quanto aveva ragione!
Così furono battuti. Pietro e Giovanni furono flagellati lì, nel Sinedrio. E cosa fecero mentre uscivano? Non si misero a lamentarsi né a leccarsi le ferite per il pestaggio che avevano subito.
Se ne andarono esultando!
Essi dunque se ne andarono via dal sinedrio, rallegrandosi di essere stati ritenuti degni di essere oltraggiati per il nome di Gesù. E ogni giorno, nel tempio e per le case, non cessavano di insegnare e di portare il lieto messaggio che Gesù è il Cristo.
Atti 5:41-42
Quanti di noi farebbero lo stesso? Gran parte della nostra vita è costruita intorno al tentativo di evitare il dolore. Gran parte della nostra vita è costruita intorno al tentativo di evitare la vergogna, di evitare l’imbarazzo.
Ma Pietro e Giovanni sapevano che questa non poteva essere la storia della loro vita. Sapevano di aver sperimentato una nuova vita, una vita eterna. Anche se la loro vita fosse stata accorciata qui sulla terra, avevano una vita eterna a cui guardare con speranza. Anche se la loro vita fosse stata considerata un’onta dagli altri sulla terra, avevano una vita eterna da attendere con gioia.
Esultarono per il fatto di poter essere battuti, di poter essere disonorati, di poter essere umiliati a causa del nome di Gesù.
Faceva piacere? Certo che no. Erano forse masochisti e volevano continuare a soffrire? Presumo di no.
Ma alla fine, contava per loro? No. L’unica cosa che contava era la gloria di Cristo e il fatto che il maggior numero possibile di persone potesse essere salvato e portare gloria al nome di Gesù. Questo era ciò che contava allora, e ciò che conta ancora oggi.